Diminuisce la percentuale di Italiani che fanno scorta di prodotti quando sono in offerta

dunnhumby, leader globale nella scienza dei dati dei clienti, ha analizzato i dati dell’undicesima edizione del suo studio Consumer Pulse per l’Italia, un programma di ricerca internazionale che analizza le abitudini dei consumatori in un contesto economico e sociale in costante cambiamento.

Lo studio, condotto alla fine di marzo 2024, fornisce conclusioni rilevanti sull’evoluzione del comportamento degli Italiani nei loro acquisti alimentari poiché i prezzi hanno iniziato a stabilizzarsi.

Meno misure di risparmio e maggiore interesse nel coccolare la famiglia con prodotti speciali
Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un cambiamento nella percezione degli italiani riguardo agli aumenti di prezzo. Mentre a settembre 2023 il 73% riteneva che i prezzi degli alimenti fossero più alti rispetto all’anno precedente, oggi questa percentuale è scesa al 49%.

Questo cambiamento di percezione ha portato ad una diminuzione delle misure di risparmio adottate dagli Italiani negli ultimi anni. Di conseguenza, negli ultimi sei mesi abbiamo osservato una diminuzione di comportamenti come: fare scorta di prodotti quando sono in offerta (dal 43% al 35%), confrontare i prezzi tra diversi negozi per decidere dove fare la spesa (dal 36% al 30%) e fare acquisti in negozi con prezzi costantemente bassi (dal 35% al 25%). Al contrario, abbiamo registrato un aumento dell’interesse nell’acquistare prodotti speciali per la famiglia (dal 20% al 25%) e nell’optare per l’MDD quando disponibile (dal 16% al 20%).

Tuttavia, ciò non significa che i consumatori abbiano smesso di prestare attenzione ai prezzi. La priorità degli italiani durante gli acquisti alimentari rimane quella di risparmiare e rimanere entro il proprio budget (42%). Il nostro studio ha evidenziato che ciò che gli Italiani apprezzano di più in relazione al prezzo sono: prezzi competitivi nei prodotti che sono più importanti per loro (57%), informazioni chiare sulle variazioni di prezzo e buoni prezzi sui prodotti freschi (entrambi al 56%).

Allo stesso modo, l’importanza del rapporto qualità-prezzo per i consumatori italiani rimane rilevante nella scelta dei prodotti, con il 34% che indica di preferire alcune marche, ma che sono aperti a scegliere anche prodotti a marchio del distributore di tanto in tanto.

Uno stile di vita sano accessibile a tutti
Se alla fine del 2023 abbiamo notato come il prezzo fosse un ostacolo per gli Italiani desiderosi di adottare abitudini salutari, ora assistiamo ad un cambiamento. La percentuale di consumatori interessati a condurre uno stile di vita più sano rimane stabile al 34%, mentre diminuisce la percezione del prezzo come ostacolo all’acquisto di tali prodotti, passando dal 24% al 20%. Le donne italiane mostrano una maggiore propensione a scegliere consapevolmente cibi salutari e a fare scelte alimentari più equilibrate durante la spesa.

Anche per quanto riguarda la tendenza verso la sostenibilità, osserviamo un trend simile. Sebbene l’importanza di questa questione tra i consumatori sia leggermente diminuita rispetto a sei mesi fa, ora il prezzo dei prodotti sostenibili viene considerato un ostacolo minore, scendendo dal 34% al 29%.

“Una volta superato il picco del carovita, i retailer alimentari devono comprendere l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori e adattare le loro strategie per soddisfare le attuali e future esigenze. In questo contesto, osserviamo che le tendenze si raggruppano attorno a tre pilastri fondamentali: risparmio, entusiasmo e cura. È da questi pilastri che i retailer dovrebbero guidare i loro clienti”, afferma Marco Metti, Business Development Manager di dunnhumby Italia.

Sul Consumer Pulse di dunnhumby
Lo studio Consumer Pulse di dunnhumby è uno studio globale condotto da marzo 2020 con l’obiettivo di esplorare il comportamento dei consumatori. Questa edizione include risposte dei consumatori in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Nuova Zelanda. In ciascuno di questi paesi vengono analizzate le risposte di un campione di almeno 400 partecipanti.

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